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Vol. 7, n. 13 (2014) di DISEGNARECON
"Town files", a cura di Francesca Fatta, Sebastiano Nucifora e Chiara Scali
al suo interno troverai articoli, riflessioni, dibattiti sulla "rappresentazione del paesaggio urbano nell'era del pensiero digitale"con l'intervista curata da Sebastiano Nucifora a Claudio Patanè.
La rilevanza materica del disegnare. Il peso del corpo del disegnatore e degli arnesi di cui fa uso sporcandosi le mani di colore. Il rumore dei passi che attraversano un luogo. Il bisogno di conoscere, il desiderio di ricordare e di custodire, ma anche di dimenticare. La libertà di perdersi, camminando con un taccuino in mano e senza indicazione alcuna, per le strade di una città. Il disegno dal vero inteso non come “pratica antica”, ma come azione ancora oggi necessaria per non smarrire la reale terza dimensione delle cose. In dieci domande all'urban sketcher Claudio Patanè, indagatore vagante della realtà urbana - e non solo - , l'esperienza e il punto di vista di chi, privilegiando matita e taccuino, ha scelto un approccio critico, ma non ostile, alla tecnologia digitale, sostenendone i valori sociali e comunicativi, senza tuttavia sottovalutarne il pericolo della deriva autoreferenziale.
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