mercoledì 15 maggio 2013

IL DISEGNO TRA VIAGGIO E QUOTIDIANO_esposizione diari grafici_Claudio Patanè








ordine sparso.....i fili rossi trattengono i taccuini per non farli scappare...

qualche momento dell'esposizione tenutasi la settimana scorsa
durante l'inaugurazione dei nuovi locali
dell'Associazione Culturale ALMA
Corso Italia 149 - Riposto (CT)
Grazie Carlo Copani per avermi fatto usufruire degli spazi e Marilena Coppolino,mia moglie, per l'attenta cura dell'allestimento...e tutti i presenti intervenuti.

L'esposizione presentava parte dei taccuini accatastati negli ultimi 4 anni, nelle mie scaffalature e cassettiere.
Si è in perenne viaggio, in perenne attesa di qualcosa, in perenne dimenticanza...da qui nasce la necessità di trattenere qualcosa su di un supporto piccolo come un taccuino.
Le città raccontate, viste, sfogliate, osservate, disegnate sono Catania, Lisbona, Roma, Riposto (CT), Santo Domingo, Siracusa, Savoca (ME), Castelmola (ME)....la Sicilia..terra dove ci si può perdere disegnando!!
Ma sono anche "diari grafici" (concetto rubato dal Portogallo) le pagine che raccontano intimità e viaggi "intorno alla mia camera", quelli quotidiani, che raccontano, oggetti, superfici, cose, case, progetti..
I 50 fili rossi (semplice spago) trattengono tutto questo per non farlo scappare. Rossi i fili. Rosso il titolo dell'esposizione. Un gioco.
QUALCHE NOTA TECNICA: La durata dell'esposizione, è stata "piccola", solo qualche ora. Su di un tavolo da riunione, sono stati poggiati i taccuini. Pronti per essere sfogliati, toccati, odorati. L'idea di toccare può spaventare, ma per me era importante in quest'unica occasione, sentire la materia dei taccuini, coinvolgere il partecipante in maniera performativa. Il momento dell'allestimento è sempre quello più bello ed eccitante. E grazie all'aiuto di mia moglie Maria, siamo riusciti in due ore a legare tutti i taccuini...lo smontaggio è stato più rapido e semplice..10 minuti...il tutto contenuto in una valigia, e pronti nuovamente per partire. "ti invito al viaggio..."

claudio patanè

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